A cavallo tra tradizione e nuove tecnologie, negli anni '60 ci si allontanava progressivamente dalla produzione artigianale o semiartigianale per avviare la produzione di serie anche del giocattolo preferito dalle bambine, la bambola.
Nel 1959 esce la prima Barbie e nel 1962 il primo Cicciobello...
Due miti che avranno lunga vita e faranno giocare generazioni e generazioni di bambine.
Nel panorama italiano, in quel periodo le ditte più note sono la Furga, la Sebino, la Ratti, la Migliorati, l'Italocremona, la Zanini e Zambelli, la Fiba, l'Oltolini, la Effe Bambole Franca di Monselice.
Si distinse in particolare la produzione Furga per la cura dei dettagli e la ricca serie di accessori, tanto che fu coniato lo slogan "FURGA le + belle bambole del mondo".
E bambole e bambolotti non si limitavano a nutrire solo l'immaginazione, ma piangevano lacrime vere (come Piagnucolone della Migliorati), spuntavano loro i primi dentini (come a "Milchi primodente", grazie ad una particolare meccanismo, spuntavano gli incisivi...), piangevano e muovevano gambe e braccia (come Marcellino - Migliorati - grazie ad un meccanismo a batteria) e ben presto iniziarono a fare anche pipì, a dire "mamma" e a cantare canzoncine o pronunciare frasi intere.
Ma se Barbie corrispondeva ai sogni fashion delle bambine che eravamo, tanto da creare perplessità sul modello estetico che proponeva e da indurre i costruttori a modificarne la struttura per evitare di diffondere la tendenza all'anoressia...
Dal 1997, il corpo della Barbie fu rimodellato affinché avesse un bacino più ampio.
...Ciccobello era il neonato più morbidoso al mondo e soddisfaceva egregiamente la sensazione di provare a fare le mamme, cosa che prima o poi, nella vita sarebbe accaduta.
E così, noi bambine degli anni '60 e '70, ricevevamo un imprinting femminile completo dove la Barbie rappresentava la piacevole vanità e Cicciobello contribuiva a sviluppare l'istinto protettivo e materno.
Tutto questo mi è tornato alla mente grazie ad una delle mie escursioni ai mercatini dell'antiquariato...
Ad un tratto l'ho visto... piccolo, morbidoso, tenero, lui, il bambolotto della mia infanzia, buttato come un orfanello in mezzo ad un mucchio di polverosi oggetti del passato... ed ho commesso l'errore di prenderlo in braccio... azione evocativa, reazione immediata!
Di colpo sono stata proiettata indietro nel tempo, e quel Cicciobello mi ha rievocato le sensazioni, le immagini e persino gli odori di quando avevo 5 anni.
Insomma, l'ho portato a casa.
Eccolo qui.
E lo so che sono recidiva... ma ciascuno ha le sue innocenti debolezze. ^__^
Bambole e nostalgia.....proprio un bel binomio.....Grazie per il tuffo nel passato!
RispondiEliminaSono troppo belle le bambole di una volta avevano un fascino diverso...
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