martedì 29 marzo 2011

Insetti giganti domestici...

Alle nostre latitudini non ne esistono di così grandi; diversamente potrebbe anche a noi venire la tentazione di considerarli animali domestici?
Si tratta della pratica abbastanza diffusa in alcuni paesi asiatici di tenere in casa insetti di grandi dimensioni, ospitandoli in un terrario ed ogni tanto portandoli a spasso sul palmo della mano...

 pet, insects, insetti, animali
Già le sento le esclamazioni di orrore di molti di noi... abituati, alla vista di un singolo scarafaggio o ragno, in cantina, a schiacciarlo senza pietà ed a considerarlo un animaletto immondo.

Ma lo stile di vita dei paesi asiatici è molto diverso dal nostro, per non parlare della cucina tipica... nella quale gli insetti sono considerati prelibatezze del giorno di festa.

 pet, insects, insetti, animali
Per fare un paragone, noi che mangiamo polli non abbiamo niente da eccepire nel tenere galline in cortile, anzi ci stanno simpatiche, di conseguenza, per chi mangia insetti, è naturale che non provi ribrezzo alla loro vista  e tenti di addomesticarli.
 pet, insects, insetti, animali
E' una forma di contatto con la natura e di approccio agli animali diverso dal nostro: ogni essere del creato può avere una sua utilità e una sua bellezza... a saperla cogliere.
Ma non desidero perorare nessuna causa... continuo a preferire un gatto ad una tarantola gigante...

 pet, insects, insetti, animali, tarantola



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lunedì 21 marzo 2011

Free Hugs: abbracci gratis


C'è voluto un po'... ma poi la potenza terapeutica di un abbraccio ha fatto il suo corso e prodotto i suoi effetti...


Free Hugs in Sondrio, Italy

L'espressione Free Hugs Campaign, o semplicemente Free Hugs (in italiano abbracci gratis) si riferisce a un'iniziativa sociale nata a Sydney, in Australia, ed in seguito diffusasi in molte altre città del mondo.
Vi partecipano persone comuni che offrono, appunto, abbracci gratis (free hugs) ai passanti, in luoghi pubblici come parchi e grandi vie pedonali.
A Sydney, i free hugs esistono almeno dal 2004  ma è dal 2006, grazie a un video diffuso attraverso YouTube, che questa tendenza si è propagata in tutto il mondo.
L'organizzatore originale dell'iniziativa ha affermato che lo scopo degli "abbracci gratis" è semplicemente quello di offrire un atto casuale di gentilezza disinteressata.

(Wikipedia)


Basta cliccare FREE HUGS su un motore di ricerca e capirete cosa significa in pratica...  decine edecine di video girati in tutto il mondo testimoniano questa simpatica, gentile, pacifica ed affettuosa campagna di pensiero: la testimonianza che, anche tra estranei,  è possibile insataurare un contatto positivo diretto e spontaneo... semplicemente mostrandosi ben disposti...  ma il messaggio è anche quello che la gentilezza, la fiducia, la manifestazione d'affetto anche estemporaneo possono arrivare dove non arriva nemmeno  il ragionamento più complicato ma arido...



mercoledì 16 marzo 2011

Italianita'

ITALIANITA'... non sento mai pronunciare questa parola da uomini politici e di governo... ed è un vero peccato, ma forse siamo una nazione ancora relativamente giovane rispetto ad altre che trovarono la loro unità in tempi più remoti.

Senza contare le differenze che definirei "regionali" più che nazionali, per il fatto che la nostra Storia è estremamente composita, incasinata ed affasacinante ed ha visto nei secoli situazioni politiche uniche e contrastanti, dominazioni da varia natura e provenienza e particolarismi come i Comuni o le Repubbliche Marinare...

Ma, a  pensarci bene, una certa italianità esiste ed è rappresentata, ad esempio, dal fatto che nelle ultime due guerre e negli interventi attuali ai quali partecipiamo con reparti di "pace", i soldati di tutte le regioni d'Italia hanno dimostrato che l' Italianità c'è, anche se  cova sotto la cenere di una storia che deve ancora maturare nelle coscienze ma che, in punto di morte è uscita dalla bocca di un condannato: "Tu che parli italiano, toglimi la benda che vi faccio vedere come sa morire un italiano" (Fabrizio Quattrocchi).
Forse è questa l'italianità... 

 Ed anche molto altro, nel bene e nel male, luoghi comuni ma non tanto; l'italianità è formata da tutti quei pregi e difetti che ci rendono riconoscibili agli altri popoli: alta moda, pizza, sole mio, mafia, ingegneria, Fiat, fantasia, canzonette, oreficeria, Ferrari, sentimento, latin lovers, gelosia, passionalità, bauscia, terroni, disordine, Totò e Benigni, monnezza, scarsa credibilità, ospitalità, cucina eccelsa, arte, arte, arte...

Siamo una piccola nazione che possiede il 65% di tutto il patrimonio culturale e archeologico del pianeta, siamo emigrati lontano ma spesso ci siamo anche distinti in tutto il mondo, con un grande contributo alla comunità mondiale.

Cosa sarebbe la terra senza il telefono (Meucci) senza la radio (Marconi)  e senza quegli stupendi capolavori della pittura, dell'architettura e di tutte le geniali macchine inventate da Leonardo da Vinci?



Inno di Mameli - Mario Del Monaco



venerdì 11 marzo 2011

Campagna choc contro la droga in U.S.A.

Non è la prima volta che si tenta di sensibilizzare le persone con una campagna choc contro gli effetti devastanti della droga, ma è il primo caso negli USA che hanno, forse, voluto emulare una precedente campagna del 2009 in Russia di cui si trova notizia qui.
Ma questa volta non si tratta di sole immagini; è stato realizzato un video/documentario, distribuito in CD nelle scuole, dal significativo titolo  «From Drugs to Mugs» (dalle droghe alle foto segnaletiche) perchè, in effetti, il passo è breve...


USA, campagna antidroga

Nel video, infatti, c'è una carrellata di 21 detenuti, uomini e donne,  finiti in carcere proprio per questioni di droga e fotografati BEFORE and AFTER... cioè agli esordi e dopo un uso massiccio di sostanze stupefacenti.
L'effetto è impressionante: la metamorfosi subita in tempi nemmeno tanto lunghi (a volte solo una manciata di mesi) mostra un decadimento terribile, volti normali, persino attraenti, diventati mostruosi, privi di espressione, ricoperti di eruzioni cutanee, inesorabilmente segnati.


USA, campagna antidroga, campagna choc

L'uso delle droghe pesanti, come metamfetamina, eroina e cocaina, si sta sempre più pericolosamente diffondendo e contribuisce al degrado sociale ed all'incremento della spesa per la salute pubblica, senza contare che riempie le galere.

USA, campagna antidroga, campagna choc
USA, campagna antidroga, campagna choc
USA, campagna antidroga, campagna choc
USA, campagna antidroga, campagna choc

Ma questa campagna ha un altro aspetto inedito: poichè ormai tutti, bene o male, conoscono i rischi delle droghe, si tenta di prevenire facendo leva sulla vanità e sul narcisismo soprattutto dei giovani: in una società in cui l'aspetto fisico conta, mostrare come la droga trasforma la bellezza in bruttezza e orrore può forse costituire un forte deterrrente ad assumerla. 

USA, campagna antidroga, campagna choc

Otto mesi soltanto... una vita spezzata



giovedì 10 marzo 2011

Smile, smile, smile...

Non riusciamo più a sorridere come una volta?
Lo so, è difficile, anche se sorridere non costa niente  e migliora il viso a costo zero, diminuiscono progressivamente le occasioni per farlo.
Forse per questo sta circolando un'invenzione pazzesca, stimolatrice di un bel sorriso...    luminoso ed illuminante... perchè non è per niente buona propaganda che la gente vada in giro con l'aria scontenta.

Gli artefici dell'illuminata idea sono i due designer nipponici  Motoi Ishibashi e Daito Manabe, che hanno inventato un apparecchio che non farà passare inosservato un  sorriso anche se c'è buio:  il paradenti a diodi luminosi, una figata galattica.

Non per niente in Giappone è diventato un accessorio cult soprattutto tra gli adolescenti che se ne vanno in giro sparando sorrisi a luce fissa, lampeggiante, in tinta unita o multicolori a intermittenza.
Volendoci trafficare, le tonalità delle luci sono modificabili wireless, grazie all'interfaccia di un pc... e persino ci si potrà illuminare a tempo di musica... insomma, con un po' di buona volontà si potrà avere una discoteca in bocca.



I soliti osservatori tuttologi prevedono che questa moda si propagherà anche in altri Paesi, perciò prepariamoci e compriamoci degli occhiali da sole anche se sembra ancora prestino, data la stagione.


 

lunedì 7 marzo 2011

8 Marzo, giorno della vagina (libera)

Uteri in affitto, vagine in multiproprietà, piantagioni di seni al silicone...
Un mercato tutt'altro che sommerso che tenta di proporre nuovi modelli femminili tendenti all'odalisca in versione occidentale, un'odalisca calcolatrice e di lusso che non si concede più per compiacere il boss di turno e riceverne protezione nell'harem ma, paradossalmente, pe raggiungere l'indipendenza economica e, ancora più paradossalmente, l'indipendenza dagli uomini.

Cosa è andato storto?
Cosa ha generato la degenerazione pubblica e sfacciata, persino incensata, di quel nobile organo che in "Bocca di Rosa" di De Andrè, era MISSIONARIO anche se un po' mercenario?!

E' ovvio che... noi che la diamo a pochi per sentimento e senza guadagnarci niente ci sentiamo Vagine incazzate, deluse, spiazzate, Vagine non considerate.
Ed è con il dubbio in fondo al cuore che ci sottoponiamo, a volte, allo spiumamento del Monte di Venere per compiacere le mode ed i nostri uomini...  forse per somigliare inconsciamente a quelle Vagine di lusso, levigate ed implumi, che tanto acchiappano...
Ma menti maschili che non conoscono il dolore che tali pratiche comportano e  l'abnegazione che richiedono, nonchè il fastidiosissimo prurito della ricrescita... non possono capire.

E così, oggi, noi Vagine comuni, Vagine incazzate più o meno moderatamente, vorremmo riaffermare il valore della PASSIONE disinteressata, che è già qualcosa.

Suggeriamo, inoltre, la lettura di "I MONOLOGHI DELLA VAGINA"  (The Vagina Monologues), un'opera teatrale di Eve Ensler,  che si sviluppa intorno agli argomenti naturalmente associati alla vagina, come il sesso, e a quelli, dolorosi e scottanti, dell'attualità (violenze, pulizia etnica). Ma cercando anche di dare una risposta alle domande più fantasiose: "Se la tua vagina parlasse, cosa direbbe?"
Qui un piccolo saggio... utile per DONNE e UOMINI:



La vagina  prende la parola per raccontare tante storie: serie, divertite, choccanti, fantasiose o drammatiche: dalla donna bosniaca stuprata all'anziana signora di settant'anni che scopre l'orgasmomultiplo in una vasca da bagno, passando per ragazze curiose, bambine violate, professioniste del piacere e donne manager in tailleur. Con umorismo trasgressivo, donne di ogni età, razza, classe sociale e religione provano a dare il loro contributo a questa originale presa di coscienza, smettendo di vergognarsi del proprio sesso e della propria sessualità.

Perchè l'emancipazione delle Donne è innegabilmente e profondamente connessa alla loro sessualità e di conseguenza... passa dalla Vagina.




Le bambine che eravamo... bambole e Cicciobello

Le bambole della nostra infanzia...
A cavallo tra tradizione e nuove tecnologie, negli anni '60 ci si allontanava progressivamente dalla produzione artigianale o semiartigianale per avviare la produzione di serie anche del giocattolo preferito dalle bambine, la bambola.
Nel 1959 esce la prima Barbie e nel 1962 il primo Cicciobello...
Due miti che avranno lunga vita e faranno giocare generazioni e generazioni di bambine.
Nel panorama italiano, in quel periodo le ditte più note sono la Furga, la Sebino, la Ratti, la Migliorati, l'Italocremona, la Zanini e Zambelli, la Fiba, l'Oltolini, la Effe Bambole Franca di Monselice.
Si distinse in particolare la produzione Furga per la  cura dei dettagli e la ricca serie di accessori,  tanto che fu coniato lo slogan "FURGA le + belle bambole del mondo". 


Furga, bambole, advertising

E bambole e bambolotti non si limitavano a nutrire solo l'immaginazione, ma piangevano lacrime vere (come Piagnucolone della Migliorati), spuntavano loro i primi dentini (come a "Milchi primodente", grazie ad una particolare meccanismo, spuntavano gli incisivi...), piangevano e muovevano gambe e braccia (come Marcellino - Migliorati - grazie ad un meccanismo a batteria) e ben presto iniziarono a fare anche pipì, a dire "mamma" e a cantare canzoncine o pronunciare frasi intere.

Ma se Barbie corrispondeva ai sogni fashion delle bambine che eravamo, tanto da creare perplessità sul modello estetico che proponeva e da indurre i costruttori a modificarne la struttura per evitare di diffondere la tendenza all'anoressia...


Barbie, fianchi, bambole
Dal 1997, il corpo della Barbie fu rimodellato affinché avesse un bacino più ampio.

...Ciccobello era il neonato più morbidoso al mondo e soddisfaceva egregiamente la sensazione di provare a fare le mamme, cosa che prima o poi, nella vita sarebbe accaduta.

E così, noi bambine degli anni '60 e '70, ricevevamo un imprinting femminile completo dove la Barbie rappresentava la piacevole vanità e Cicciobello contribuiva a sviluppare l'istinto protettivo e materno.


cicciobello  baby, Ciccioblello, bambolotto

Tutto questo mi è tornato alla mente grazie ad una delle mie escursioni ai mercatini dell'antiquariato...
Ad un tratto l'ho visto... piccolo, morbidoso, tenero, lui, il bambolotto della mia infanzia, buttato come un orfanello in mezzo ad un mucchio di polverosi oggetti del passato... ed ho commesso l'errore di prenderlo in braccio... azione evocativa, reazione immediata! 


Cicciobello, neonato, bambolotto

Di colpo sono stata proiettata indietro nel tempo, e quel Cicciobello mi ha rievocato le sensazioni, le immagini e persino gli odori di quando avevo 5 anni.
Insomma, l'ho portato a casa.
Eccolo qui.
E lo so che sono recidiva... ma ciascuno ha le sue innocenti debolezze.  ^__^


Cicciobello, neonato, bambolotto


sabato 5 marzo 2011

E' sempre Carnevale...

Arlecchino è senz'altro la maschera più inflazionata e famosa della storia. La sua immagine è stata utilizzata per ogni genere di pubblicità, dai torroni ai profilattici.
Giocoso e scapestrato Arlecchino ha sempre la mazza tra le mani. Il simbolismo del significato di questa mazza ha incuriosito numerosi studiosi, ma oggi ne lasciamo libera interpretazione... è carnevale.
Brighella è il compagno di merende di Arlecchino. 
Pantalone rappresenta l'avidità ed è perciò il personaggio più ricco e potente della Commedia dell'Arte. Oggi sarebbe un grande imprenditore, padrone di vari mezzi di comunicazione, attempatello e stempiato, sebbene la moda vorrebbe nascondesse la carenza di capelli  con una bandana. 
Balanzone è il meno amato dalle folle probabilmente a causa della sua notevole intelligenza, perchè il volgo non ama pensare, specialmente a carnevale.
Colombina è l'unica donna in un gruppo di  maschere maschie arrapate. La sua deve essere, perciò, un'esistenza molto frenetica.

Colombina, sexy

Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Oscar Wilde

Arlecchino

Durante il carnevale, gli uomini indossano una maschera in più.
Xavier Fornere

Brighella

E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera.
George Byron

Pantalone

Chi non ride mai non è una persona seria.
Charlie Chaplin

 

Buon Carnevale!

 

 

venerdì 4 marzo 2011

Gelosia

A fine '800 il poeta francese Paul-Jean Toulet espresse il concetto che la donna raramente  perdona agli uomini di essere gelosi ma, al tempo stesso, non li perdona mai di non esserlo...

Una vera contraddizione in termini come contradditorie sono spesso giudicate le donne.
Ma cos'è la gelosia? Un'emozione, uno stato d'animo o un sentimento?
Come le emozioni si presenta all'improvviso, scaturita da una reazione emotiva ad un fatto contingente; ma come i sentimenti è in grado di permanere nel tempo e di far parte del vissuto di una persona...



gelosia

Tralasciando la gelosia per gli oggetti (ho un amico che non presterebbe la sua auto a nessuno, nemmeno in caso di vita o di morte!) vorrei soffermarmi sulla gelosia per le persone.
Chi è geloso teme di solito di perdere l'affetto di una persona e, nei casi limite, pretende di averne l'esclusiva.
La gelosia non ha sesso e colpisce uomini e donne, accomunandoli nel tormentoso rimuginare su fatti accaduti, percepiti con sentimento negativo e interpretati come testimonianze di colpevolezza.
I gelosi perdono il contatto con l'obiettività, hanno personalità insicura, ansiosa, possessiva, sospettosa, irrazionale...


 gelosia

In sostanza, non si stimano e di conseguenza sono portati a non dare credito agli altri.

E possono diventare patologicamente pericolosi, ossessionando coloro a cui dicono di volere bene con sospetti continui ed inquisizioni, impedendo loro libertà di movimento e di interazione sociale,  rendendoli simili a schiavi segregati e facendoli oggetto di stalking quando la vittima della gelosia si ribella.

Stato d'animo, sentimento?
Direi che è una malattia, e pure brutta, quando arriva agli eccessi, perchè fa vivere male chi la contrae e malissimo chi la subisce.

Leggevo ieri questa notizia:
Chiede amicizia su Fb a una ragazza, il fidanzato geloso l'accoltella

La richiesta di amicizia su Facebook a una ragazza gli è costata una coltellata dal fidanzato geloso della giovane. La polizia di Acireale ha arrestato la notte scorsa Simone Giorgio Consoli di 30 anni per lesioni aggravate, minacce e porto abusivo di coltello. E' accusato di avere ferito all'interno di un pub di Aci Catena, con un coltello lungo 13 centimetri, un domenicano, Jonny Suazo Polanco. Lo avrebbe fatto per gelosia "on line". Il ferito aveva inviato una richiesta di amicizia sul social network alla ragazza. E il fidanzato si era ingelosito... 

 ...E mi sembrava di essere tornata in piena atmosfera da delitto d'onore, abrogato ormai da decenni, in una Sicilia popolata di donne vestite sempre di nero e con il fazzoletto in testa, prima figlie di un padre padrone e poi compagne di un fidanzato od un marito possessivo e prepotente che dice "Muta ha da stari, ah!"

Tango della gelosia - Connie Francis

Certo l'avvento dei socialnetwork non agevola i gelosi... ma può essere una bella boccata d'aria per le loro vittime, un modo di comunicare e confrontarsi, un modo per sentirsi ancora vivi e parte interattiva di una società più ampia dei ristretti limiti di un rapporto a due dove la parte più debole è vittima di tortura psicologica e segregazione sociale.