domenica 13 febbraio 2011

Perchè domenica, io donna, non ero in piazza

Da giorni si moltiplicavano gli  inviti alle donne a scendere in piazza domenica 13 febbraio, per riaffermare il loro onesto, alacre e rispettabile ruolo nella società, stravolto dalle recenti vicende personali di un politico in particolare, a cui è seguita la immancabile bagarre mediatica.

Personalmente sparerei un gigantesco J'ACCUSE nei confronti di svariate categorie.

J'ACCUSE le persone che si dichiarano intellettuali e di cultura, la classe politica, i giornalisti iscritti all'albo professionale, i managers dello spettacolo e dell'informazione, i burattinai e gli strumentalizzatori che non si fanno scrupolo di "distruggere" per alzare l'audience, i parrucchieri, i dentisti, i gestori dei centri benessere e tutti coloro che dotano le loro sale d'attesa di rotocalchi demenziali e gossippari e le persone che leggono avidamente notizie "pelose".

Il motivo è semplice: è ormai vergognosa abitudine  dare spazio e rilevanza solo ad eventi di natura morbosa, e poche puttane (perchè questo sono e non altro, non scambiamole per donne di spettacolo, attrici o modelle) messe in vetrina permanente e persino osannate sembrano in grado di distruggere la rispettabilità di milioni di altre donne.

Le donne che lavorano, allevano figli e nipoti, curano gli anziani, tengono pulita casa, fanno la spesa e corrono tutto il giorno per assolvere ad una miriade di impegni infiniti e preziosi, non fanno notizia. E sono tantissime, perchè se così non fosse l'Italia sarebbe già andata completamente a puttane , in senso letterale e metaforico.

E queste donne non hanno tempo per andare "in piazza". Per loro la domenica è un giorno prezioso, che permette di sbrigare le faccende trascurate durante la settimana lavorativa e di prendersi, se avanza, un paio d'ore di relax personale.

Non dovrebbe essere necessario che andassero in piazza:
dovrebbe essere ben chiaro a tutti che le donne sono in larga maggioranza rispettabili, oneste, serie, laboriose.

Ma evidentemente non è così se c'è chi spreca il suo tempo ed il suo ingegno a scrivere paginate sulle ragazze dell'Olgettina, a invitare le suddette a serate prezzolate in discoteca, e ancora a serate televisive, interviste giornalistiche, e ancora...  a strumentalizzare tali povere donne e tristi vicende per fomentare un dissenso politico, misero mezzuccio quando mancano argomenti forti.

E tutta questa ipocrisia, montata quotidianamente e senza posa, diventa una maionese gigantesca, che si riversa lubricamente sulla società insinuando anche dubbi sulle scelte degli onesti.

Sta guadagnando più Ruby sul suo comportamento immorale, in poche settimane, che una donna comune che viva lavorando cinque o sei vite. Grazie ai pennaioli, ai politici di parte, ai professionisti dello spettacolo, ai barbieri e ai dentisti... e a chi legge e segue con avidità tutto ciò.

E perchè non si pensi che la mia sia una difesa di qualche parte politica, esprimo anche tutto il mio schifo per gli uomini che approfittano di qualche loro posizione elevata per strumentalizzare giovani donne confuse e nate in povertà.

Ma qui parliamo soprattutto delle DONNE, tralascio altre considerazioni.

Oggi non ero in piazza perchè non voglio essere strumentalizzata da nessuno ma, soprattutto, perchè ancora, forse ingenuamente, spero CHE NON CE NE SIA BISOGNO.

Ma, se si parlasse di più della rispettabilità delle donne comuni, anonime ed oneste sarei più contenta.

Inoltre, non ero in piazza, oggi, perchè dovevo lavare i vetri... e ci fosse stato  uno straccio di qualcuno che mi avesse dato una mano!
Forse erano tutti/tutte in piazza?
Ma va là!


1 commento:

  1. Si è secsi in piazza proprio per questo. Quelli che tu dipingi sono appunto i berlusclonati. Perchgè la televisione tette e culi i minsitri passati per il suo letto sono opera sua. Non tutti sono come quelli che descrivi,proprio per dimostrare questo si scendeva in piazza...
    perchè esiste chi si rifiuta di leggere notizie pelose esistono giornalisti che non si occupano solo di questo..e poi questo non è questione di notizie pelose, sembri avallare la tesi berlusconiana che sono affari di sesso privato. eh no questo è un fatto pubblico, eminentemente politico, è la dignità del paese, è un premier ricattabile che abusa del suo potere telefonando in questura e/o nominando le sue escort deputate e ministronze. il fatto pruriginoso frega a pochi.
    evidentemente non hai capito il punto perchè il tuo distinguo è , questo si, piuttosto peloso.
    giuseppe galluccio

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